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Opere

"FIGURE"

"Figure" é il nome che l'artista ha voluto dare a questa sequenza di sei dei suoi ultimi lavori. Forse sono le proiezioni delle "altre" vite che ci passano davanti come in un teatrino di marionette dell'antica Grecia.
Figure di cui noi siamo capaci solo di percepire la maschera che esse ci propongono e non i reali sentimenti che esse vivono, il dramma della sofferenza del migrante, o la falsa cattiveria del soldato, il "non sorriso" del modello, l'esteriore bellezza di Afrodite, o il combattuto pensiero del saggio.
Pochi di noi possono entrare nella gioia, nell'amore, nella sofferenza o nella disperazione dell'ALTRO, e sono solo i santi o in qualche modo gli artisti. E Zampini, attraverso la sua metfora pittorica, ci aiuta a capire quanto spesso la nostra percezione sia superficiale e incapace di un vero rapporto umano.


VARI

Altri dipinti


"ANALISI"

Una fase pittorica che  analizza  una frase musicale e la descrive tramite i movimenti del corpo di una donna che balla, o il dolore del'uomo e il suo limte invalicabile  ma anche la sua speranza di risorgere.
E, quasi in parallelo una farfalla e la traccia nascosta del bruco che magicamente si tramuta nel meraviglioso insetto. E poi il delirio di un onirico paesaggio lunare e il triste monotono e  solitario canto notturno delle barche in balia del mare...


"AQUILONI E GIOCHI D'ACQUA"

E' piacevole seguire il volo degli aquiloni con le loro giravolte e volute, quando volano  o quando si fermano un attimo, e volteggiano  in rapide spirali per poi disfarsi ricadendo in un cubo di mare o di terra mentre il vento  disegna cerchi nelle fontane, con i colori del cielo, e i nostri  occhi stupiti,  vedono nell'acqua riflettersi antichi o recenti ricordi.


"FORME E PAESAGGI"

Chi percepisce un paesaggio ai fini della sua rappresentazione pittorica deve fare i conti con le sue forme.
Ma oggi le forme di un paesaggio non si riconoscono più nei "piccoli idilli " leopardiani o  nelle magnifiche rappresentazioni di Segantini ma forse solo nel loro degrado, nella loro incontrollata globalizzazione, nell'abusivismo, nell'inquinamento paesistico e sociale e nell'attuale, terribile stravolgimento dei caratteri e delle antiche forme dei luoghi.


"TAUROMAKIE"

Tauromakia, il colore del sangue, sangre de toro, ma anche de hombre, di uomo, quando il torero perde. Uno spettacolo freddamente costruito per uccidere, con malizia e crudeltà.
Nel ricordo  resta un susseguirsi di forme, di curve, di impovvise spirali o di movimenti rallentati e poi subito veloci, studiati per allucinare il toro e  stupire lo spettatore.
Poi l'improvviso bagliore della spada. Alla fine c'è sangue. Morte. Sempre. Questo nella cristianissima Spagna.